L'attesa

In una antica villa siciliana Anna vive in solitudine. Un giorno si presenta Jeanne, una ragazza che si presenta come la fidanzata di Giuseppe, figlio di Anna. La due donne non si conoscono, ma entrambe attendono il ritorno di Giuseppe.
    Diretto da: Piero Messina
    Genere: drammatico
    Durata: 100
    Con: Juliette Binoche, Lou de Laage
    Paese: ITA, FRA
    Anno: 2015
6.8

Il lungometraggio d’esordio del regista siciliano Piero Messina, L’attesa, è un’autentica rivelazione, nonché una brillante promessa che desta in chi scrive un vivo entusiasmo. Medusa, dal canto suo, continua a dimostrare di saper cogliere progetti fiorenti e affidarli a mani capaci, rinvigorendo la tradizione cinematografica italiana, che per molti rappresenta ancora un lume da seguire.

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L’attesa in questione è quella di Jeanne, giovane e bella ragazza francese (interpretata dalla talentuosa Lou de Laâge, di recente apparizione sul grande schermo), che, soggiornante durante la quaresima del 2004 nella sontuosa villa della madre del fidanzato, ha intenzione di unirsi nuovamente a quest’ultimo, dopo un lungo distacco. Anna, l’altra donna francofona attorno a cui ruota l’intera opera (ruolo affidato all’abile Juliette Binoche), è una figura misteriosa agli occhi di Jeanne, colpita dalla grave perdita del fratello e, all’arrivo dell’ospite, rinchiusa in un profondo stato di isolamento volontario, fra le mura di una dimora buia e silenziosa, immersa nella solitudine, zavorrata da un senso di frustrazione che riesce ad affiorare da un volto e un portamento ad un tempo patetici e puliti, composti, persino ieratici.

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La nuova presenza porta la madre a sciogliere, seppur lentamente e progressivamente, i nodi che la opprimono, concedendo confidenze via via sempre di maggiore spessore; ma, conquistata da un anelito di serenità alimentato dalla lieta compagnia, non rivela a Jeanne il vero motivo per cui il suo Giuseppe rimane assente, nonostante la limpida consapevolezza del dolore e del desiderio che ella cova nel suo animo. La remota ispirazione di Pirandello porta gli spettatori in una Sicilia non comune, dalla dimensione più privata (quasi l’intera vicenda si svolge entro i confini del vasto podere di famiglia) e al tempo stesso internazionale (più della metà dei radi dialoghi sono in lingua francese), sgravata in larghissima parte del suo spiccato corredo di folklore regionale. Non solo, ma lo stile stesso che adotta Messina è quanto di più lontano dall’essere provinciale, leggero o addirittura velleitario.

Stills from "L'Attesa" a Film by Piero Messina. Indigo Film

Le inquadrature esteticamente curatissime, ospitanti una gran messe di particolari sovente svelati con stimolante prudenza, i movimenti di macchina misurati e solenni, la fotografia dai forti contrasti, impeccabile nel catturare volti e soggetti cui fanno da sfondo paesaggi di incontaminata bellezza (sulla terraferma come nelle limpide profondità di un piccolo lago dalla freschezza primaverile), l’adorazione per i lunghi silenzi, che invitano all’osservazione attenta della costruzione filmica e delle minime variazioni nell’espressioni attoriali; sono tutti elementi che concorrono alla realizzazione di un film in grado di fagocitare le lezioni dei grandi artisti del passato per restituire al pubblico uno spettacolo equilibrato e inaspettatamente maturo. L’ancora giovane regista mette a segno un autentico colpo da navigato maestro, senza mai cedere all’auto-compiacimento, all’ostentazione della propria efficacie fantasia visiva (si pensi alla sequenza del ballo, sorprendentemente ammaliante), senza mai soffermarsi su dettagli ridondanti o pleonastici, impegnato distintamente anche come co-sceneggiatore e co-compositore. C’è da aspettarsi una carriera alquanto promettente e ricca di prove magistrali.

Qui potete trovare la video recensione di Raffaele Lazzaroni su L’attesa.

A proposito dell'autore

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Classe 1995, in anni recenti si è incontrovertibilmente innamorato del cinema, interessandosi a qualunque genere di qualsiasi epoca, ma senza mai perdere la bussola della qualità artistica. Frequenta il DAMS a Padova e cura un suo canale YouTube di critica cinematografica, "Il taccuino del giovane cinefilo".