La Città Incantata

La famiglia della bambina Chihiro si trasferisce in una nuova casa, durante il tragitto si imbattono in una misteriosa città fantasma. Le forze malefiche della città tramutano i genitori di Chihiro in maiali. Quest'ultima per riuscire a salvarli dovrà entrare in un mondo fantastico e spietato.
    Diretto da: Hayao Miyazaki
    Genere: animazione
    Durata: 125'
    Paese: GIAP
    Anno: 2001
8.9

Quando si parla di Studio Ghibli e di Miyazaki si parla sempre di evento. Anche per questo, alla notizia che un suo film per la prima volta, o a distanza di anni, arrivi al cinema, l’occasione si fa unica, grazie alla distribuzione della Lucky Red che, esattamente come un vero e proprio appuntamento, mette in sala l’opera solo per qualche giorno. Questo è accaduto anche per La Città Incantata, datato 2001 (uscì nelle sale italiane nell’aprile del 2003), che è tornato a rivivere su grande schermo dal 25 al 27 giugno. Operazione nostalgia? Certo che sì, ma anche operazione scoperta, per chi il fantastico mondo di questo Maestro ancora non lo conosce.

L’emozione di immergersi in un ambiente fantastico e ricco di magia ha in questo caso un valore in più, se si pensa che la pellicola riuscì nell’anno della sua uscita a sbaragliare la concorrenza Disney (Lilo & Stitch) e il primo capitolo di successo della saga L’era Glaciale nella notte degli Oscar, portandosi a casa la menzione come Miglior Film di Animazione. E, passati gli anni e guardando agli avversari, quell’Oscar resta ancora meritato.
La città incantata ha infatti il potere di far tornare bambini, di esplorare un mondo del tutto nuovo e folle con gli occhi innocenti e coraggiosi di Chihiro, ragazzina che in una fermata imprevista lungo il viaggio per la nuova casa, visita con i genitori quello che sembra un Luna Park abbandonato. Madre e padre vengono però tentati da cibi succulenti e senza fine in bancarelle altrettanto abbandonate, e si trasformano incredibilmente in maiali, lasciando la bambina di stucco e piena di paura.
Quello su cui Chihiro e la sua famiglia si sono avventurati è nientemeno che una città termale per spiriti, che prende vita di notte e si popola di esseri strani e spaventosi, che proprio di umani si nutrono. Per rimanere nella città si deve lavorare, e Chihiro ha la fortuna di essere salvata dal misterioso Haku e affidata alla donna delle pulizie Rin, che la aiuterà a inserirsi nell’umile e faticoso lavoro delle terme. Nel suo soggiorno, Chihiro privata del suo nome e diventata Sen, tirerà fuori tutto quel coraggio che non sapeva di avere, cercando un modo di salvare i genitori e soprattutto di uscire da quel mondo, venendo man mano a conoscere i segreti che si nascondono dietro la città e le sue mura.
Se Miyazaki ci ha abituato fin dai suoi esordi (Il mio vicino Totoro, Kiki consegne a domicilio) a fare di ragazzine intrepide protagoniste delle sue storie, ogni eroina finisce sempre per entrare nel cuore, e Chihiro, grazie alla sua naturale gentilezza e al suo ardore che non si lascia affievolire nemmeno davanti alla strega Yubaba, non è certo da meno. Ma la ragazzina non è l’unico punto a favore del film, che pullula di personaggi folli e strabilianti, buffi e teneri come Bō e Kaonashi.
Come sempre, però, la vera forza dei film Ghibli sta tutta nei disegni, che danno vita a una città con proprie regole fisiche, con propri dedali da scoprire in cui tutta la fantasia del regista e dei suoi collaboratori si è riversata.
Non è da meno l’emozionante colonna sonora composta da Joe Hisaishi, abituale collaboratore di Miyazaki, che ci conduce in questo mondo dove tradizione giapponese e magia si fondono, dove la parola è il potere più grande e dove ovunque si posi lo sguardo, si rimane incantati.

A proposito dell'autore

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Cinefila per natura, blogger per passione, Lisa nasce nella ridente campagna veneta nell'inverno del 1988 dove cresce a pane e buon cinema. Presto il suo amore per il buio della sala e la comodità del divano diventa un'ossessione che la porta a studiare, a Venezia prima e a Padova poi, le arti dello spettacolo. Conseguite le due lauree con l'aiuto del genio di Charlie Kaufman e la fantasia della Pixar, apre un blog (incentralperk.blogspot.it) che diventa il suo rifugio e il suo lavoro.