Crudelia

Il sogno della giovane Crudelia De Mon è quello di diventare una grande stilista di alta moda. Si fa assumere come inserviente in un negozio di moda. La Baronessa a capo di una potentissima griffe la nota per caso e le dà l’opportunità di farsi valere.
    Diretto da: Craig Gillespie
    Genere: commedia
    Durata: 134
    Con: Emma Stone, Emma Thompson
    Paese: USA, UK
    Anno: 2021
7.4

Crudelia di Craig Gillespie è il blockbuster dell’anno? L’illusione genera mostri pericolosi e potenti. Alla prima visione è partita vinta per Emma Stone che qui sembra mettere una importante ipoteca per il suo secondo Oscar (avrebbe già dovuto vincere per Birdman e per La favorita).

Di sicuro, quello che emerge nell’immediato è che Cruella non ha nulla da spartire con i precedenti rifacimenti dei classici Disney con attori degli ultimi dieci anni. A proposito si prendano tre film come riferimento basilare: Maleficent, Cenerentola e Dumbo. Craig Gillespie va oltre questi modelli. Gillespie non è un regista statunitense e neanche britannico. Nella scrittura scenica questo si vede benissimo. La messa in scena è molto più audace. Siamo dalle parti di Baz Luhrmann e Jim Sharman, l’autore del famigerato The Rocky Horror Picture Show. Talenti venuti dalla Terra dei Canguri. In Crudelia si ritrova attraverso forme diverse la stessa verve di Moulin Rouge e Rocky Horror.

Con Crudelia lo spettatore è ben consapevole di avere davanti un giocattolo hollywoodiano per famiglie, ma il punto è un altro: il regista sa far volare la macchina produttiva o no? Gillespie sembra di sì. Così come fece il giovane Tim Burton cui nel 1989 la Warner diede da gestire il marchio DC Comics di Batman. C’era da gestire un marchio enorme, farlo volare. Serviva una regia di polso e di alta calibratura. E così fu. Crudelia gli si avvicina molto pericolosamente.

Si è detto in varie sedi che Crudelia sia zeppo di incongruenze di sceneggiatura, salti narrativi che non funzionano, effetti facili. Può darsi, ma il risultato funziona a meraviglia e Gillespie è in grado di fornire una svolta ad ogni angolo di prospettiva visiva, la direzione degli attori è fluida e la musica visiva viene stemperata da un umorismo sempre puntuale.

Emma Stone tiene il primo piano come nessun’altra attrice oggi a Hollywood. Non ha rivali. Dopo Birdman, La la land, La favorita, questa è la sua quarta prova maiuscola. Il prossimo film con Lanthimos sarà un ulteriore banco di prova per appurare se ci si trova davanti ad un mostro o se si è stati solo preda di una svista.

A proposito dell'autore

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Classe 1981, co-fondatore di CineRunner, ha iniziato come blogger nel 2009, ha collaborato con Sentieri Selvaggi. I suoi autori feticcio sono Roman Polanski e Aleksandr Sokurov. Due cult: Moulin Rouge (2001) e Scarpette Rosse (1948).