Ryan Gosling è un attore versatile che si fece notare per la prima volta nel 2001 con il film The Believer, in cui interpretava, giovanissimo, un ragazzino fanatico neo nazista.
La sua performance, asciutta, perfetta, cristallina, verrà ricordata negli anni a venire come una delle più mature degli ultimi dieci anni.

L’attore americano partecipa ad altre produzioni in pochi ruoli da caratterista come Formula per un delitto (2002), Le pagine della nostra vita (2004), Il caso Thomas Crowford (2007), fino d arrivare all’altra performance dopo The Believer, in cui si fa notare in un ruolo complesso e stravagante, nel film Lars e una ragazza tutta sua (2007), in cui interpreta uno strano ragazzo che vive una storia d’amore con una bambola. Il film viene lodato per il suo carattere d’indipendenza e per la delicatezza con la quale viene messo in scena un fatto del tutto inconsueto. Gosling e la sceneggiatrice Nancy Oliver ricevono svariati premi. Per Gosling è la seconda affermazione in un ruolo importante.

Gosling continua a macinare successi nel campo del cinema indipendente e gira altri due film con il regista-sceneggiatore Derek Cianfrance: Blue Valentine (2010) e Come un tuono (2012). Due film che non mettono la critica d’accordo.
Il vero successo però arriva con tre film: un thriller politico, un gangster movie d’autore e una commedia romantica, nell’ordine: Le Idi di Marzo di George Clooney, Drive di Nicolas Winding Refn e Crazy Stupid Love di Ficarra Requa, tutti del 2011.
Nel primo Gosling interpreta un addetto stampa che lavora per il segretario del Partito Democratico (quello vero, americano) interpretato a sua volta da Clooney, un collaboratore brillante che conoscerà l’arte della politica sporcandosi le mani, arrivando toccare con mano il sistema corrotto della politica USA. Un film molto apprezzato dalla critica e dal pubblico, la definitiva prova di maturità per l’attore americano.

In Drive Gosling interpreta un “driver” senza nome che nel film di Refn di giorno lavora come stuntman e di notte fa l’autista dei criminali, esperto nel seminare le tracce dagli inseguimenti della polizia. Nel film di Refn il driver aiuta un padre di famiglia ad uscire dai guai. Ci riuscirà solo in parte.
La storia è già sentita e in qualche maniera banale, ma lo stile di Refn si impone come puro genio di una messa in scena calibrata e tesa. Il film abbonda di scene cult e Gosling diventa definitivamente una star.
Il film, inoltre, vince il Premio per la miglior regia al Festival di Cannes e proietta Refn nella scena mondiale.

Nel terzo film Gosling diventa attore maturo, completando una sorta di quadratura del cerchio, interpretando una commedia romantica hollywoodiana, con una fisico che fa innamorare Emma Stone e i cuori delle spettatrici. E’ una commedia rivolta al pubblico, che si diverte come è normale che sia e il box office americano risponde bene. Il fascino di Gosling è ormai noto anche al pubblico femminile e la sua stella brilla anche in film discutibili come Gangster Squad (2013).
Il futuro di Gosling è ora diviso tra Nicolas Winding Refn, con cui torna dopo due anni dal grande successo di Drive con Solo Dio Perdona (2013) e il nuovo film ancora senza titolo del bulimico autore Terrence Malick, che da The Tree of Life in poi non smette più di fare film. Forse per recuperare il tempo perduto.

A proposito dell'autore

Avatar photo

Classe 1981, co-fondatore di CineRunner, ha iniziato come blogger nel 2009, ha collaborato con Sentieri Selvaggi. I suoi autori feticcio sono Roman Polanski e Aleksandr Sokurov. Due cult: Moulin Rouge (2001) e Scarpette Rosse (1948).