Il capitale umano

Tempo presente. In una imprecisata città della Brianza, la notte della vigilia di Natale, un auto fuori controllo investe un ciclista. Due facoltose famiglie brianzole, quella dei Bernaschi e quella degli Ossola, rimangono profondamente segnate da questo evento luttuoso.
    Diretto da: Paolo Virzì
    Genere: Paolo Virzì
    Durata: 109'
    Con: Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio
    Paese: ITA
    Anno: 2014
6.9

Il nuovo film diretto da Paolo Virzì, con un cast dalle notevoli qualità, tra cui citiamo Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, ha riscosso grande successo ma è stato anche oggetto di diverse critiche.

Tratto dal libro di Stephen Amidon, il film sceglie però un’altra ambientazione: siamo in Brianza. Sono due le famiglie protagoniste della storia: quella Bernaschi, il cui padre è un uomo d’affari tutto d’un pezzo, abituata ad un alto tenore di vita, e la Ossola, composta dal titolare di un’agenzia immobiliare e una psicologa.
Apparentemente non c’è nulla ad accomunarle, se non il fidanzamento tra i figli. Nella realtà c’è un patto economico tra i due padri di famiglia: Dino Ossola fidandosi ciecamente della professionalità e ammaliato dallo charme del ricco businessman, deposita una somma, ottenuta da prestiti e risparmi, sul conto di quest’ultimo, che in cambio promette un profitto del 40% sulla somma investita. Ma, come sempre, qualcosa inizia a cambiare.
Un cameriere, di notte, viene investito da un Suv mentre rientra in casa dal lavoro. L’auto non si ferma: il pirata scappa via. Contemporaneamente, Virzì, che di escamotage e trucchi del mestiere ne conosce eccome, ci mostra cosa può accadere nella stessa serata prima che tutti si siedano al medesimo tavolo.
Ognuno nasconde e conserva una storia, ognuno finge un ruolo in una società in cui vige la regola del do ut des, e dove tutto è profitto ed è lecito approfittare del prossimo. Si è complici, si è soci, ma si è anche pronti a tutto per ottenere quel che si vuole: si è pronti a scavalcare etica e valori, a ricattare, a calcolare subdolamente ogni singolo passo.
La morale suggerita da Virzì sembra essere: l’importante è arrivare al traguardo per primi o per secondi ma con pochi acciacchi, in questo modo, Flirt e amori si intrecciano, attraverso un valido montaggio alternato, in thriller che sa tanto di tragedia, quanto di sporcizia morale. Quanto vale la vita di un uomo? Qual è il prezzo da pagare affinché si possa vivere nell’omertà? Quanto vale il “capitale umano”? Settantamila, settecentomila o novecentomila euro? È quantificabile? Forse per qualcuno sì. Tutto è acquistabile, anche il valore di un essere umano il cui corpo giace senza vita sul ciglio di una strada.
Storie di fortune e sfortune che girano o che troppo spesso ruotano sempre intorno alle stesse persone. Sembra un paradosso, eppure la vita sa essere anche questo: o troppo amara o troppo dolce e, talvolta, a pagarne le conseguenze, sono sempre gli stessi volti contro i quali il destino sembra accanirsi.

A proposito dell'autore

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Nata a Napoli, laureata in Conservazione del beni demo-etno-antropologici, con sotto indirizzo in Musica e Spettacolo. Dall'antropologia al cinema, passando per fotografia e documentarismo, queste le sue passioni e i suoi vizi!