Jessica Chastain ha spiccato definitivamente il volo. Sei film, The Tree of life, Take Shelter, The Help, Le paludi della morte, Wilde Salomé, Lawless; la prima nomination all’Oscar, come attrice non protagonista per The Help, un volto radioso e una personalità d’attrice che si applica a qualsiasi ruolo, dal drammatico alla commedia, dall’apocalittico al noir. Una classe impareggiabile, un talento puro.

Il colpo di fulmine avvenne l’anno scorso per il film di Terrence Malick (le critiche al film vengono da chi non considera Malick un autore che si può anche permettere accenti visivi, il cui uso da altri registi non sarebbe tollerato), ma la performance nel film di Jeff Nichols (piccola produzione indipendente che non aggiunge molto di nuovo all’immaginario del cinema apocalittico: il protagonista Michael Shannon ha delle visioni, pensa di aver problemi mentali, tutti lo pensano pazzo, poi l’immagine finale del film ribalta tutto quello che è stato argomentato precedentemente dal film), dichiara l’imprescindibile labirinto della recitazione della Chastain, travolgendo la scena con la grazia, limitando gli accenti e costruendo una mimica del vuoto che fa di lei un’interprete matura e complessa. Le paludi della morte è l’esordio nel lungometraggio per il grande schermo della figlia del grande Michael Mann, Amy Camaan Mann, e si può considerare come un banale tentativo di rinverdire il genere, con una storia sui rapimenti in Texas sentita mille volte, lo stile della Mann è pulito e la recitazione della Chastain è dimessa, come il film.

The Help è una commedia sul razzismo, ambientata negli anni ’50, la Chastain fa la parte della civetta-bambola alla Marilyn, il film è puro mainstream e la Chastain gigioneggia molto in un ruolo che non pare offrire molto.
Riguardo a Wilde Salomè di Al Pacino è un film non ancora uscito sugli schermi americani e de europei, a in un mercato ammorbato dal neofascismo del 3D, non si sa ancora se e quando uscirà.
Lawless di John Hillcoat è stato presentato in Concorso al Festival di Cannes 2012, uscirà a breve.

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Classe 1981, co-fondatore di CineRunner, ha iniziato come blogger nel 2009, ha collaborato con Sentieri Selvaggi. I suoi autori feticcio sono Roman Polanski e Aleksandr Sokurov. Due cult: Moulin Rouge (2001) e Scarpette Rosse (1948).