Before Midnight

E' una storia d'amore che sembra perfetta, quella tra Jesse e Céline. Ma dopo l'idillio delle vacanze in Grecia, la coppia inizia a fare i conti con il tempo che passa, i rimorsi, i dubbi, la paura del tempo che passa inesorabile.
    Diretto da: Richard Linklater
    Genere: commedia
    Durata: 109'
    Con: Ethan Hawke, Julie Delpy
    Paese: USA
    Anno: 2013
7.6

Con Before Sunrise – Prima dell’alba il regista statunitense Richard Linklater iniziò un progetto cinematografico che negli anni sarebbe diventato a suo modo, un piccolo cult del cinema recente. Era il 1995 e si iniziò a raccontare la storia di Jesse e Celine interpretati dai giovani Ethan Hawke e Julie Delpy. Il film trasmetteva l’innocenza giovanile dei 20 anni dei protagonisti, il loro primo passionale incontro in treno e la loro magica notte in un’inedita Vienna che Richard Linklater mostrava nella sua poetica quotidianità.
Così iniziava il viaggio tra Jesse e Celine, i loro pregi e difetti, la loro umanità che traspariva in una commedia delicata e minimalista ma di forte intensità romantica ma anche profondamente triste. Perché la vita e i percorsi di ognuno sono destinati a proseguire, ma Jesse e Celine si promettono nel finale di darsi un’altra opportunità e di rivedersi prima di ripartire sui rispettivi treni.

Bisogna aspettare nove anni, precisamente il 2004 per rivedere i personaggi di Ethan Hawke e Julie Delpy. Stavolta il film è Before Sunset – Prima del tramonto. Jesse è a Parigi per presentare il suo nuovo libro, racconto non troppo velato di quello che successe nel primo film, incontra nuovamente Celine e i due, in una pellicola dalla durata esigua (solo 77 minuti) e girata in tempo reale, discutono di quell’incontro promesso ma mai avvenuto, del destino, di come tutto sarebbe potuto andare se le circostanza sarebbero state diverse, dei rispettivi rimpianti, delle disillusioni e delle speranze svanite.
Prima del tramonto è una pellicola più matura, meno scanzonata del suo predecessore. Ora Jesse e Celine sono trentenni, guardano alla vita con più pragmatismo e discutono di questioni più serie: Lavoro, casa, famiglia.
Dal sognante primo approccio a Vienna, si passa a una assolata giornata parigina in preda al ricordo e anche cinicamente alla delusione, anche se il finale lascia presagire che forse dopo tanto tempo,nulla può mettersi di mezzo tra due persone perché nessuno dei due partirà altrove. Linklater anche qui, segue i suoi protagonisti che ormai sono amici dello spettatore, che è cresciuto con il passare del tempo della storia e chi la anima.
L’ambizioso progetto di Linklater prosegue e finisce con Before Midnight, terzo ed ultimo capitolo della storia d’amore tra Jesse e Celine uscito quasi sotto silenzio nell’ottobre del 2013 nelle sale italiane e candidato agli Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Sono passati 18 anni dal primo incontro, Jesse e Celine sono invecchiati, si trovano alla soglia dei quarant’anni ma dopo tanto cercarsi hanno deciso di coronare la loro storia ma senza sposarsi e dalla loro unione sono nate due bambine gemelle.
C’è da constatare subito che Before Midnight funziona esclusivamente come chiusura dei film che l’hanno preceduto, risultando il meno riuscito della trilogia. Quindi prima di qualsiasi giudizio di merito, si deve obbligatoriamente guardare al film come la conclusione di un cerchio narrativo che ha attraversato quasi vent’anni.
Il tono è quello malinconico, si riflette sul tempo passato e anche sulla morte. É un film dove Linklater tira le somme dell’intero discorso: due vite che erano destinate a stare insieme, si specchiano a vicenda, riguardano obbiettivi raggiunti e fallimenti conseguiti della propria esistenza. Forse è questo il punto debole di Before Midnight. Sappiamo tutto dei due protagonisti, non hanno più segreti per chi li guarda.
Linklater non ha più bisogno di far rincorrere Jesse e Celine l’uno con l’altro, la narrazione è di per sé quasi insesistente, e risulta troppo familiare per essere veramente inedito, come lo stile che ricalca il tono di messa in scena dei primi due capitoli.
Nello spazio d’azione di una Grecia rurale, utilizzando il delta temporale ristretto di una giornata, Before Midnight trova il suo senso più intimo nel nucleo comune che accompagna tutto il trittico filmico con Ethan Hawke e Julie Delpy: il racconto sensibile della love story nel contesto dell’idillio  di una vacanza che si vorrebbe non finisse mai, dove comunque si deve fare i conti con le immancabili delusioni, che si manifestano se all’interno del menage romantico si inserisce un lemento esterno che destabilizza un rapporto che sembrava perfetto.
In Before Midnight gli spazi esistenziali si restringono, i sogni individuali vengono smontati per darsi esclusivamente ad una sola persona. Il film, i suoi personaggi e di rimando anche gli spettatori si riguardano indietro, ripensano a quell’estate del 1995 dove tutto è iniziato e dove tutto può e deve ripartire, col massimo dell’onestà e senza dimenticare la rara umanità della storia che Richard Linklater si è sentito di far conoscere.

A proposito dell'autore

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20 anni, diplomato al liceo linguistico. La passione per il cinema lo ha travolto dopo la visione di Pulp Fiction. Ha frequentato un workshop di critica cinematografica allo IULM. I sui registi di riferimento sono Tarantino, Fincher, Anderson, Herzog e Malick. Ama anche anche il cinema indie di Alexander Payne e Harmony Korine. Oltre che su CineRunner, scrive anche su I-FilmsOnline.