Irrational Man

Abe Lucas è un docente di filosofia in crisi esistenziale. Quando inizia ad insegnare all'Università frequenta la collega Rita Richards per dimenticare il fallimento del suo matrimonio, inoltre stringe amicizia con Jill Pollard, brillante studentessa del suo corso. Ben presto Lucas si ritroverà a dover affrontare decisioni cruciali in merito alle nuove relazioni.
    Diretto da: Woody Allen
    Genere: drammatico
    Durata: 95
    Con: Joaquin Phoenix, Emma Stone
    Paese: USA
    Anno: 2015
5.2

Siamo ormai abituati a un Woody Allen a corrente alternata, che sostituisce l’accuratezza del suo cinema con il mestiere e la professionalità nel migliore dei casi, o il pilota automatico nel peggiore. Irrational Man fa parte, purtroppo, di quest’ultima categoria, nonostante il nome degli attori, e nonostante i primi brillanti, gradevoli trenta minuti dove ci vengono presentati le linee e i caratteri dei protagonisti, in modo particolare un Joaquin Phoenix nei panni di un professore di filosofia alcolizzato e nichilista e un’incantevole Emma Stone in quelli di una studentessa folgorata dal suo fascino e dal suo carisma.

W.A.S.P. 2014

Tutto bene fino a quando, in pratica, non deve muoversi qualcosa a livello di narrazione: e a quel punto, Woody sembra ripescare alcune intuizioni di Basta che funzioni (l’uomo adulto pessimista e la giovane un po’ ingenua) e adattarle al suo ormai canonico intreccio da commedia nera, già visto con variazioni comunque considerevoli negli ottimi Crimini e misfatti, Match Point, Sogni e delitti. Stavolta, il tono non è deciso, risultando insicuro tra qualche esilarante freddura e una cupezza di base mai davvero convincente. E tra citazioni bergmaniane e aforismi di Nietzsche e Kierkegaard, il risultato è quello di un bigino svogliato dell’Allen pensiero in versione depressa.

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Il caso e il destino, la teoria e la pratica, il delitto e il castigo: tutto risulta assolutamente già detto, addirittura trito e ritrito, a maggior ragione se gestito da una sceneggiatura che sembra soltanto abbozzata. Allen e la sua troupe si sono limitati a timbrare il cartellino e a terminare le riprese il prima possibile per permettere a Woody di occuparsi di un nuovo progetto, si spera, più ricco e originale (nel cast, Jesse Eisenberg e Kristen Stewart). A questo punto, ci accontenteremmo semplicemente di un’altra commedia onesta, un po’ cartolinesca ma piacevole come lo era Magic in the Moonlight; sarebbe troppo aspirare alla profondità e alla malinconica leggerezza di un altro Midnight in Paris.

A proposito dell'autore

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Laureato in giurisprudenza e autore del blog Il bello, il brutto e il cattivo. Si innamora del cinema nel 1999, dopo aver visto Tutto su mia madre, L'estate di Kikujiro, Eyes wide shut... Oggi, i suoi autori di riferimento sono Paul Thomas Anderson e Lars von Trier. Attualmente collabora con la rivista di cinema Ciak.